Inoltre, si utilizzano gli impianti di forestazione su terreni agricoli come gli eucalipteti e le specie transitorie (pini mediterranei) degli impianti consociati, permettendo lo sviluppo delle specie autoctone definitive (lecci e sughere).
Le utilizzazioni di questo tipo hanno incentivato lo sviluppo di una filiera e l’incremento di imprenditoria forestale locale che fino a qualche anno fa risultava praticamente inesistente. Per questo tipo di interventi nelle diverse fasi lavorative, dal taglio, all’esbosco e fino alla cippatura, si utilizzano mezzi e macchinari all’avanguardia che, oltre a razionalizzare la produzione, permettono di innalzare lo standard qualitativo e di sicurezza degli ambienti di lavoro.
Quando i fornitori non sono direttamente organizzati con mezzi idonei per il conferimento, le operazioni di trasporto e logistica avvengono grazie alle ditte specializzate che a suo tempo hanno investito nel progetto acquisendo i macchinari più idonei a movimentare biomassa con un basso peso volumico (in media circa 300 kg/mc), vale a dire acquisendo mezzi con grosse capacità volumetriche (tra gli 80 e i 100 metri cubi) e dotati di particolari sistemi di scarico come gli scarrabili e i piani mobili.
Il Gruppo inoltre si approvvigiona in parte fuori dalla Regione Sardegna, per la quasi totalità in Italia, acquistando residui della lavorazione del Castagno, di Pioppo, di segheria, di vinacce esauste nonché di sanse di oliva vergine e disoleate e di gusci e bucce di frutta secca.